Da Santuario dedicato alla “Madonna del Rosario di Pompei”
a Parrocchia di “San Giovanni in Laterano”, a Milano

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L’attuale edificio fu eretto nel 1928, col titolo di “Madonna del Rosario di Pompei”, sull’area dell’antico oratorio dei SS. Fermo e Rustico alle Cascine Doppie.

Il titolo di S.Giovanni in Laterano apparteneva in origine ad un’altra e piu’ antica chiesa, ubicato nel centro della città, all’incrocio tra via del Pesce (l’odierna via Paolo da Cannobio) e l’antica via Tre Alberghi. Quando questa fu abbattuta nel 1936, in adempimento al piano regolatore, il titolo passò alla nuova parrocchia eretta, per decreto del 1934, in zona Città Studi.

Nel 1939 venne ideata dal prevosto Giuseppe Mazzucchelli e progettato dall’architetto Giovanni Muzio un nuovo maestoso tempio da dedicare a Maria “Regina Pacis” e da costruirsi in piazza Leonardo da Vinci, ma il sopraggiungere della guerra ne impedì la realizzazione.

La chiesa venne invece ampliata, per quanto possibile, negli anni 1964-65. Il 27 gennaio del’63 fu inaugurata la cripta; i lavori proseguono con l’ampliamento della chiesa sul lato di via Noe (cappella detta di San Giuseppe); vennero quindi aggiunte la balconata, l’abside, la sacrestia e in minima parte la casa parrocchiale.

Nella Pasqua del ’64 furono completatii finimenti alla cappellina del Battistero e restaurata la pala del Sacro Cuore , opera del pittore Fossombrone.

All’arch. Buttafava si deve invece la nuova cappellina del Crocefisso, ricavata a destra dell’ingresso, con pavimento e zoccolo in marmo di Candoglia. L’esigenza di spazio è stato il movente essenziale delle modifiche apportate alla chiesa.

L’ampliamento ha contribuito a risolvere quello estetico-architettonico; l’esterno, anzitutto, che rispetto alla struttura originaria è migliorato, movimentato da un certo gioco di volumi, specie con l’ampliamento delle fiancate e con il pronao, ha proporzionato le dimensioni.

Il cotto all’esterno, opportunamente applicato, ha dato una definitiva veste al complesso architettonico; mentre l’interno, mediante l’aggiunta dei due transetti, con accessi indipendenti, ha acquistato lo spazio indispensabile. La chiesa si presenta ora nelle sue linee di sobria e funzionale efficienza.

Riportiamo il libretto
Volti e pietre di una storia
pubblicato in occasione dei festeggiamenti
per i 75 anni di vita della nostra Parrocchia